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storie

La BANDE NOIRE  di Montceau-les-Mines.

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La BANDE NOIRE è il nome dato a differenti organizzazioni sindacali anarchiche di minatori presenti a Montceau-les-Mines, importante centro carbonifero della Borgogna (F).

Dal 1882 al 1884, diversi gruppi misero a segno diverse azioni contro i padroni, ma in particolar modo contro la Chiesa e i suoi simboli; il motivo c'era e risiedeva nel fatto che i padroni delle miniere avevano fatto costruire la chiesa della zona e fatto erigere croci un po' dappertutto, e perfino il curato veniva accusato di essere una spia dei padroni contro i minatori che indicevano gli scioperi e rivendicavano, inascoltati, migliori condizioni di lavoro.

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Alcune azioni della BANDE NOIRE furono rivendicate nel giornale "Le Révolté", sottotitolo 'L'affamato, la dinamite, il revolver in mano, la soppressione dei borghesi'.

 

I primi attacchi della BANDE NOIRE sono contrassegnati da un anticlericalismo radicale, complice l'azione del curato della zona, più volte scoperto a fare la spia ai padroni della miniera.

 

Nella notte tra il 5 e il 6 agosto 1882, per esempio, la BANDE NOIRE si distinse nella distruzione della croce della missione del Bois du Verne, nel rovesciamento della croce delle Alouettes, e nel tentativo di fare lo stesso contro quella di Sanvignes-les-Mines; infine, non paghi, gli eversori rimossero pari pari una piccola croce posta sopra una casa delle suore.

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Sempre nell'agosto del 1882, nella notte tra il 13 e il 14, i membri della BANDE NOIRE, impossessandosi di una statua della Vergine a Saint-Vallier, cercano di farla cadere con corde ma non ci riescono; a questo punto fanno uso della dinamite e riusciranno così a danneggiarne il basamento. La stessa notte distruggono anche la Croce del Fiore, risalente al Medioevo, dove si concludevano le processioni durante le rogazioni, e presero di mira anche un’altra croce di legno nel comune di Saint-Berain-sous-Sanvignes.

 

Dal 1883, la BANDE NOIRE prenderà d'assalto, sequestrerà, e farà attentati con la dinamite contro, i responsabili, i capi e le spie dei padroni delle miniere; spesso li si sente in strada gridare "Viva la Rivoluzione Sociale", ma una spiata dietro l'altra, le autorità di polizia riusciranno ad arrivare ai dirigenti della BANDE NOIRE e li arresteranno, rinviandoli a giudizio attraverso un processo-farsa, tenutosi nei locali della giustizia ufficiale di Stato, ma voluto e gestito in prima persona da un esponente dei proprietari delle miniere. In effetti, la sentenza dovrebbe essere nulla, ma gli accusati verranno lo stesso tutti condannati: in tutto 12 membri, che sconteranno dalla pena di 20 anni di lavori forzati a 3 anni di galera.

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Negli anni a seguire, furono fatti altri tentativi di dar seguito a quella prima esperienza; la BANDE NOIRE rinascerà sotto altre spoglie, fino a decadere del tutto nel 1885.

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