storie
WILLEM ARONDEUS - (NAARDEN, 22 AGOSTO 1894 – HAARLEM, 1º LUGLIO 1943)
Giovanissimo, Willem viene cacciato di casa, dopo aver dichiarato ai propri genitori di essere omosessuale.
Comincia così a vivere alla giornata, scrivendo poesie e disegnando.
Quando i Paesi Bassi vennero invasi dai nazisti, Willem dette concretezza alla sua arte, falsificando i documenti degli ebrei, contraffacendoli, e entrando a far parte della rete del movimento partigiano.
Nel momento in cui Willem sentì che i nazisti stavano per stanarlo, fingendo un controllo per verificare la presenza di un ordigno nella struttura del 'bevolkingsregister' di Amsterdam (un intricato sistema di censimento che non solo menzionava nomi, età, famiglia e luoghi di vita ma anche se persone erano ebrei, rom, ecc. ecc..), in cui era stato catalogato nome per nome chiunque fosse in odore di anti-nazismo (e, attraverso il quale, il 75% degli ebrei olandesi -in tutto, 110.000 persone- avrebbero potuto essere deportati e poi assassinati dai nazisti nei campi di sterminio), si recò egli stesso, il 27 marzo 1943, in compagnia del suo compagno e di altri partigiani, alla sede dell’Ufficio degli Archivi Pubblici di Amsterdam e fece saltare in aria ben 800mila carte d'identità assieme a tutto il resto.
Ci misero poco i tedeschi a scovare lui e il suo gruppo di partigiani, e nel giugno dello stesso anno (1943) vennero tutti arrestati e condannati a morte per fucilazione.
Mentre si avviava sul patibolo il primo luglio, Willem forse si domandava se ne fosse valsa la pena.
E probabilmente la risposta fu positiva. Perché mentre lo legavano al ceppo, pensando a quelle decine di migliaia di omosessuali come lui mandati a morire nei campi con un triangolo rosa sulla veste, gridò con tutta la sua forza: "Ditelo in giro, se avete coraggio, che gli omosessuali non sono certo dei codardi!".
Fu l'ultimo suono che si sentì prima dei colpi sparati dai fucili tedeschi.
Ci vollero anni prima che la storia di Willem Arondeus venisse ricostruita nel dettaglio. Nel 1984 gli viene assegnata la medaglia per la resistenza dei Paesi Bassi e nel 1986 venne riconosciuto come "Giusto tra le Nazioni".